La recensione di Dragon Ball Z: Battle of Z

by IGN Italia

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  1. zapboss
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    Mi Sdoppio in quattro

    Atteso con moderato entusiasmo, l’ennesimo tie-in di Namco-Bandai si ritrova schiacciato dalla morsa “intestina” di One Piece e Naruto, due brand sicuramente in ascesa riguardo ad apprezzamento e popolarità generale. Certo, con un ventennio sulle spalle, è anche fisiologico che un franchising come Dragon Ball, spremuto fino all’osso, subisca un calo d’interesse: tra manga, serie televisive, OAV e, non ultime, produzioni videoludiche, si è forse raggiunta una certa saturazione. L’apprezzata saga Tenkaichi è oggi sostituita da un prodotto asciutto, essenziale, la cui natura ludica pare più improntata su un’esperienza mordi e fuggi – e quindi ideale per PS Vita – che su una modalità campagna robusta e articolata. Tuttavia è importante mettere in chiaro alcuni punti.

    Il gioco si basa principalmente sull’online, mescolando al plot classico una presunta minaccia cosmica, alla quale tutto il mondo – letteralmente – può partecipare convogliando la propria energia GEINKI in appositi portali. E questo anche se decideste di affrontare la campagna da soli (con una console in rete, ovviamente). Tale impostazione ha affrancato gli sviluppatori dall’esigenza di uno script profondo o particolarmente fedele alle vicende originali. Anzi, spesso ci ritroveremo di fronte a grosse licenze, con alleanze improbabili, eventi alternativi e veri e propri “what if”. Nulla che possa impensierire un cultore della saga, già abbondantemente rimpinguato di titoli enciclopedici. Ora, con Dragon Ball Z: Battle of Z esiste finalmente la possibilità di respirare una boccata d’aria fresca. L’unico inconveniente è che invece di un’ampia finestra è stata aperta una piccola feritoia. Il risultato è un puzzle di eventi disarmonico e striminzito, a volte fedele all’opera originale, ma sempre e comunque stringato, edulcorato e riassunto. Più di una volta vi capiterà di assistere a dialoghi, con relativa missione, che liquidano decine di episodi.
    Bisogna comunque dare atto a Namco-Bandai di aver seguito una filosofia di fondo ben precisa: via tutti i fronzoli e concentrazione sul fattore ludico. In effetti, già dall’interfaccia, sembra di navigare nel menù di un gioco di guida. Campagna, Co-op, Multiplayer e Opzioni. Poi, una volta nella modalità storia, una sorta di “ruota delle missioni” ci farà gestire personaggi e potenziamenti. Quest’ultimi arrivano in forma carte, oramai immancabili, e anch’esse dotate di un design essenziale, al limite dell’anonimo. Il tutto è fortemente didascalico e stringato: qualche timida linea di testo ci introdurrà alle varie missioni e pochissimo spazio è concesso alla narrazione. Il gioco ci dà la possibilità di attaccare corpo a corpo o a distanza, con i dorsali a fungere da modificatori. Altri due tasti servono a prendere e perdere quota, e questo è tutto ciò che serve per le basi di un combattimento standard.

    Quando le cose si fanno più difficili, bisogna caricare il proprio Ki, in modo da generare attacchi specifici e super mosse. Tuttavia è fin troppo facile lockare la marmaglia base e inveire con colpi che la proietta prima in orbita, e poi - con una devastante battuta degna di un pallavolista - dritta al suolo. I compagni possono fornirci Ki quando necessario, rianimarci oppure contribuire a mosse collettive, sempre piuttosto esaltanti da mettere a segno.
    A fine missione, porteremo a casa un prezioso carico di punti esperienza, non prima di aver convogliato all’interno di un portale dimensionale la propria energia, in modo da contribuire con tutto il pianeta alla lotta contro l’invasione aliena. Dragon Ball Z: Battle of Z offre un’esperienza al limite del semplicismo, che però riesce ad attrarre grazie all’espediente della cooperazione. Durante la stesura dell’articolo il gioco online non conteneva che qualche sparuto redattore, rendendo di fatto impossibile organizzare partite serie. La sola IA, però, ci ha offerto scontri degni di nota, e la cosa non potrà che migliorare con o contro giocatori umani.

    Pur non distinguendosi per particolari guizzi tecnici, il cell shading di buon livello, il tratto spigoloso e robusto dell’anime e l’ottima modellazione dei fondali, rendono Dragon Ball Z Battle of Z un gioco visivamente gradevole e realizzato con indiscutibile cura. Pur “rinnegando” le linee morbide e tondeggianti del maestro Toriyama, il tutto è in perfetta sintonia con la sfilante modernità degli ultimi anime. I personaggi sono praticamente perfetti, rifulgendo ancora di più sullo schermo di PS Vita, dove la riduzione delle immagini ne esalta la compattezza stilistica, restituendo un impatto grafico addirittura superiore alla controparte casalinga. L’estensione visiva dei (pochissimi!) fondali è encomiabile, le animazioni ricalcano dignitosamente quelle della serie e ogni elemento è collocato diligentemente al suo posto, in modo da non far mai sfigurare l’amato Super Saiyan. Inspiegabile l’assenza del doppiaggio giapponese nella versione portatile, visto il numero di GB utilizzati assolutamente nella norma. Insomma, un bicchiere mezzo pieno, che ci lascia con un po’ di sete, ma riesce a stuzzicare quanto basta per accalappiare l’appassionato di turno.

    Modus Operandi

    Ho scaricato le versioni per PS3 e PS Vita grazie ai codici fornitimi direttamente dai produttori. Ho giocato entrambe le versioni per diverse ore, trovando leggermente più piacevoli le invettive su PS Vita. Il gioco ha una campagna lunga e rigiocabile, seppure piuttosto semplice, e due modalità online virtualmente eterne. Non ho potuto testare direttamente la bontà degli scontri in rete per i server ancora vuoti al momento della recensione.

    VERDETTO

    Dragon Ball Z Battle of Z è un gioco dedicato a chi ha ancora voglia di scatenare onde energetiche, soprattutto se gradisce rimpatriate in co-op o agguerriti scontri on-line. La natura mordi e fuggi delle missioni lo rende ideale per una fruizione portatile, quindi se desiderate veder volteggiare Goku sulla vostra PS Vita, l’acquisto è consigliato. Su PS3, viceversa, tutto dipende dalla passione che nutrite per la serie. Nel caso voleste a tutti i costi un altro episodio di Dragon Ball, seppure didascalico e a tratti spartano, potete considerarne seriamente l’acquisto, tenendo ben conto, però, dei limiti già espressi in sede di recensione.

    +Grafica ottima soprattutto su PS Vita
    +Personaggi facili da padroneggiare

    -Forse troppo didascalico ed essenziale
    -Il livello di difficoltà non impensierisce quasi mai



    7.1
    BUONO
    L’ennesimo gioco su Dragon Ball e compagnia cantante, che rinfresca un po’ il brand grazie a una decisa virata verso l’on-line e per questo è ancora in grado di offrire del sano intrattenimento, a patto, però, di essere irriducibili appassionati della serie.
     
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0 replies since 23/1/2014, 14:48   32 views
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